C’è attesa per Mario Venuti a Chiavari!
“Palco sul Mare Festival 2006” si appresta a ricevere Mario Venuti sul palco di Chiavari, che nelle scorse edizioni del Festival estivo aveva visto le esibizioni ed il grande successo di pubblico di Samuele Bersani nel 2004 e di Alexia nel 2005.
Ad approdare sulla banchina del porto di Chiavari venerdì 11 agosto è questa volta un artista siciliano dalla lunga carriera e dalla solida preparazione che negli ultimi anni ha raggiunto una maturità artistica che gli è valsa notorietà e l’apprezzamento del pubblico.
Il concerto, come tutti quelli di Palco sul Mare Festival, inizierà alle ore 22,00 e sarà gratuito. Per coloro che desiderano assistere seduti allo spettacolo, verrà allestita una platea limitata, con posti a sedere davanti al palco, il cui prezzo di entrata è di € 10,00 (compreso prevendita).
I biglietti sono già disponibili presso le seguenti prevendite:
RAPALLO – CASA DEL DISCO -Corso Italia – tel 0185/231293 AZIENDA DI PROMOZIONE TURISTICA – Via G.Merello – tel 0185/259127 CHIAVARI – GOOD MUSIC – Porto Turistico – tel 0185/305450 LAVAGNA – DISCO MUSIC – Via Nuova Italia – tel 0185/393168 SESTRI LEVANTE – GUERISOLI – Via Fasce – tel 0185/41716 RECCO – PRO LOCO – Via I. D’Aste – tel 0185/722440 GENOVA – DISCHI ORLANDINI – Sottopasso Cadorna – tel 010/589711 Circuito www.boxol.it
Nato a Siracusa nel 1963, MARIO VENUTI è affascinato sin da piccolo dal mondo delle sette note ed in particolare dalla musica dei Beatles. Seguendo la sua inclinazione, si dedica da subito allo studio del pianoforte, poi di chitarra, sassofono e flauto traverso, iniziando a 17 anni a scrivere canzoni. Nei primi anni ‘80 è tra i protagonisti del momento di fermento creativo che attraversa gli ambienti musicali giovanili: sull’onda di questo entusiasmo, fonda i Denovo, una band che in otto anni incide ben 5 dischi e conquista un posto privilegiato nel panorama pop nostrano, partecipando anche ad un Festival di Sanremo e ad un Sanremo Rock.
Nel 1990 i Denovo si sciolgono, ma Mario non smette di scrivere canzoni. Seguono quattro anni di silenzio, durante i quali viaggia, si arricchisce, si nutre di stimoli culturali e musicali e visita il Brasile, dove assorbe l’influenza di ritmi diversi, la bossanova, il samba, le canzoni di Caetano Veloso.
Il suo primo disco solista, “Un po’ di febbre”, del 1994, mostra il risultato originale e personalissimo di questo nuovo percorso, in cui il suo pop di stampo britannico si riempie di fragranze e suggestioni brasiliane; il singolo “Fortuna” ottiene un ottimo successo. Venuti si fa notare anche come autore collaborando all’album di esordio di una allora sconosciuta giovane cantautrice catanese, Carmen Consoli, e firmando con lei il singolo “Amore di Plastica”.
Nello stesso anno, il 1996, esce anche il secondo album solista di Mario, “Microclima”, il cui titolo ben definisce la complessità e l’armonia di diversi stili che caratterizzano il suo mondo e le sue canzoni. La musica di Mario Venuti affonda le radici nelle atmosfere della sua Sicilia, regione natale che Mario non ha mai abbandonato, trasferendosi a Catania, e si arricchisce con l’apporto delle numerose influenze che il cantautore ha assorbito grazie alla sua instancabile curiosità; nelle sue canzoni troviamo il pop britannico, gli aromi mediterranei e le atmosfere afro-brasiliane, stimoli diversi e apparentemente antitetici, che Mario sa mediare con intelligenza e stile inconfondibile. Proprio queste qualità sono quelle che gli valgono il Premio Max Generation, in occasione della manifestazione Milano Vende Musica nel 1996, a pochi mesi di distanza dall’uscita di Microclima. L’anno dopo partecipa a Sanremo Giovani con “Il più bravo del reame”, un brano di grande intensità e immediatezza.
Il 1998 è già tempo di bilanci per il cantautore catanese: esce infatti “Mai come ieri” un “greatest hits” che raccoglie passato e presente della sua produzione, accostando alcuni classici dei Denovo ai principali momenti artistici della sua carriera solista. Il singolo omonimo, cantato in coppia con Carmen Consoli, riscuote un grande successo, come pure il tour con cui Mario porterà in giro per l’italia questo suo ultimo lavoro; una lunga tournèe che lo porta ad approfondire ulteriormente la propria originale identità musicale.
Nel 2003 esce l’album “Grandimprese”, che contiene il singolo “Veramente”. E’ il pezzo che fa esplodere la notorietà di Mario tra il grande pubblico: il singolo ed il suo videoclip passano in heavy-rotation su tutti i network radiofonici e sulle tv musicali. Il pubblico impara ad apprezzare lo stile più maturo di questo suo nuovo lavoro, equilibrato ma mai banale, la “leggerezza pensosa” dei testi, caratterizzati da una introspezione profonda osservata dal di fuori con distacco e serenità. Musicalmente c’è in questo disco un ritorno ad un suono rock più immediato, anche se sempre raffinato.
In occasione della 54° edizione del Festival della Canzone Italiana, nel Marzo 2004, Mario presenta sul palco di Sanremo, la sua “Crudele”, che vince due premi importanti e prestigiosi: il Premio della Critica intitolato a Mia Martini ed il Premio Radio e TV Private. “Grandimprese” conosce una nuova fortuna: viene ripubblicato con l’aggiunta di alcuni ineditii, e portato da Mario in tour in giro per l’Italia, contemporaneamente alle partecipazioni a Festivalbar e ai Live MTV.
Gli apprezzamenti della critica e del pubblico si sommano a quelli dei colleghi, sempre più numerosi, con i quali collabora: scrive canzoni, tra gli altri, per Raf e Syria, e la sua “Echi d’infinito”, interpretata da Antonella Ruggiero, vince la sezione Donne al Festival di Sanremo 2005.
Nel luglio 2005 debutta al Teatro Greco di Taormina nel musical “Datemi tre caravelle” con Alessandro Preziosi e Nicky Nicolai e continua a lavorare al nuovo disco che è uscito il 3 marzo 2006, preceduto dal singolo “Qualcosa brucia ancora”, in programmazione sin da gennaio di quest’anno, e che contiene “Un altro psato nel mondo”, presentato a Sanremo e “E’ stato un attimo”, attualmente in rotazione nelle radio.
“Magneti” è un album maturo e raffinato, in cui la personalità e la voce particolare di Mario firmano 12 brani caratterizzati da un grande equilibrio compositivo e psicologico: l’inquietudine propria dei nostri tempi è stemperata da una serena coscienza di sé e dei meccanismi mentali che muovono i sentimenti umani. Istinto e ragione vengono vissuti con intensità ed insieme osservati con tranquillo distacco, in testi sintetici ed acuti. L’elegante struttura musicale che li accompagna contribuisce ad accrescere la sensazione di misurata semplicità e del raggiungimento di un equilibrio che non è mai stasi, ma ricerca continua di sé, e della consapevolezza che “sono i rimpianti i veri acciacchi dell’età”.
In “Magneti Tour”, lo spettacolo che presenterà a Chiavari, Mario Venuti ripercorrere tutta la sua carriera dagli esordi fino al suo ultimo lavoro, ed accompagna il pubblico in un viaggio nella propria musica che porta ad apprezzare ancora di più il lavoro di un artista completo ed affascinante.
Lo stesso artista parla del tour e della sua musica in questa breve intervista:
Annunciando questo “Magneti Tour 2006” prometteva una sorta di viaggio tra canzoni vecchie e nuove, un’esperienza particolare. Cosa dobbiamo aspettarci nello show?
«Per l´estate abbiamo preparato uno spettacolo nuovo, allargando la formazione con fiati e percussioni per portare alle conseguenze estreme la scelta di suono fatta nell’album. A me i concerti hanno cambiato la vita e ho questa pretesa di dare qualcosa che possa dare un’esperienza totale, che possa cambiare qualcosa. È bello vedere che, dopo tanti anni, ci siamo incontrati a metà strada col pubblico. Ora sembra che quello che faccio sia più comprensibile per tutti. Certo, anche alcune manifestazioni sono state utili a farmi conoscere meglio. Ma continuo a fare quello che ho sempre fatto. Però ho forse raggiunto un equilibrio, anche imparando a comunicare meglio. Al di là dei numeri è un fatto qualitativo, ti accorgi che hai davanti un pubblico che ti segue con profondità e attenzione. È una soddisfazione. Non potrebbe essere altrimenti. Ho 42 anni e non m’interessa certo un successo effimero, fine a se stesso».
Il Mario Venuti di oggi è un’evoluzione del musicista dei Denovo oppure c’è stato un momento di rottura, ha sentito una svolta…
«Onestamente una vera rottura no, perché mi sembra che dal primo disco dei Denovo al mio ultimo ci sia un filo conduttore. Però è vero, dal ’94 c’è stata una sorta di cambiamento. Il primo album che ho fatto era… diviso a metà: infatti una parte era stata scritta per i Denovo e un po’ per me stesso. Penso che “Fortuna” sia la prima canzone veramente mia. Comunque non è stata una rottura, no, ma col tempo sono cambiate molte cose. L’ideale estetico però è rimasto quello: fare del buon pop ma mettendoci anche qualcosa di più».
Discografia
Con i Denovo:
niente insetti su wilma – suono, 1984
unicanisai – kindergarten, 1985
persuasione – kindergarten, 1987
cosi fan tutti – polygram, 1988
venuti dalle madonie a cercar carbone – polygram, 1989
Da solista:
un po’ di febbre – polydor, 1994
microclima – polydor, 1996
mai come ieri – polydor, 1998
grandimprese – musica & suoni/venus, 2003
magneti – universal, 2006;